Internal Family Systems (IFS) — Un modo gentile per capirti meglio

Internal Family Systems (IFS) — Un modo gentile per capirti meglio

Internal Family Systems (IFS): Capirsi dall’interno per creare connessioni più profonde

Ci sono momenti in cui ci sentiamo aperti, presenti, capaci di ascoltare e di connetterci facilmente.
E poi ci sono giorni in cui sembriamo chiuderci, irrigidirci o reagire in modo impulsivo, come se qualcosa dentro di noi stesse cercando di proteggerci da qualcosa che non riusciamo nemmeno a definire.

L’Internal Family Systems (IFS) è un modello psicologico che ci aiuta a comprendere proprio questo movimento interiore.
È un approccio delicato, profondo e sorprendentemente intuitivo per chiunque desideri migliorare la propria consapevolezza emotiva, le proprie relazioni e la capacità di vivere con più autenticità.


La nostra mente non è una sola voce: è un sistema di parti

L’IFS parte da una premessa semplice e potente:

Dentro ognuno di noi non c’è un unico “io”, ma molte “parti”.

Voci, impulsi, emozioni, schemi di comportamento.
Tutte queste parti, nel loro modo, cercano di proteggerci.

Questo spiega perché, a volte:

  • una parte di noi vuole aprirsi e parlare

  • mentre un’altra parte ha paura e preferisce chiudersi

  • e un’altra ancora cerca di distrarci o sfuggire all’emozione

Non è confusione.
Non è fragilità.
Non è “essere complicati”.

È umanità.


Le principali “famiglie” delle parti interne

Secondo Richard Schwartz, fondatore dell’IFS, possiamo immaginare tre grandi categorie:

| Parte | Funzione | Come si manifesta |
|—|—|—|
| Manager | Controllare, prevenire il dolore | Perfezionismo, autocritica, iper-organizzazione |
| Esiliati | Custodire emozioni ferite | Paura, vergogna, tristezza profonda, vulnerabilità nascosta |
| Estintori (Firefighters) | Spegnere il dolore improvviso | Impulsività, chiusura, fuga emotiva, “stacco” mentale |

Non esistono parti cattive.
Esistono parti che cercano di proteggere il nucleo più sensibile di noi.

Solo che alcune lo fanno in modi che, col tempo, diventano limitanti o dolorosi.


Al centro: il Sé

Sotto tutte queste parti esiste qualcosa di più profondo:

Un luogo interiore fatto di:

  • calma

  • chiarezza

  • curiosità

  • coraggio

  • compassione

Questa dimensione si chiama .

Quando riconnettiamo il Sé, tutto cambia:

  • le parti non devono più lottare

  • il corpo si rilassa

  • la mente si apre

  • la relazione con noi stessi si addolcisce

E da lì, anche le relazioni con gli altri cambiano.


Perché l’IFS è utile nella vita quotidiana e nelle relazioni

  • Aiuta a regolare le emozioni senza reprimerle o esploderle.

  • Riduce l’autocritica e la vergogna, favorendo auto-compassione.

  • Migliora la comunicazione nelle relazioni (si parla da sé, non dalla paura).

  • Porta maggiore chiarezza nelle dinamiche affettive.

  • È particolarmente utile in momenti di cambiamento, confusione, stanchezza emotiva, ansia o in relazioni significative.

Per gli psicologi, coach e terapeuti:
l’IFS offre una mappa chiara del sistema interno, integrabile con EMDR, ACT, mindfulness e approcci somatici.


Come si lavora con le parti interne (anche da soli)

  1. Fermarsi e ascoltare (ritrovare il Sé)

  2. Riconoscere la parte che sta emergendo

  3. Chiedere di cosa sta cercando di proteggerci

  4. Accogliere l’emozione senza giudizio

  5. Restare presenti finché la parte si calma

L’obiettivo non è “correggersi”.
È farsi spazio.

Quando una parte viene vista e ascoltata, smette di gridare.


Un esercizio semplice

Quando provi qualcosa di forte:

Fai un respiro.
Dì dentro di te:
“Una parte di me si sente così. Non è tutta me.”
Poi chiedi:
“Cosa stai cercando di proteggere?”

Spesso la risposta sorprende per delicatezza.


Come FabSurrounder si integra perfettamente con l’IFS

Le carte FabSurrounder non servono per “fare domande”.
Servono per aprire spazi.

Spazi per ascoltare.
Spazi per riconoscersi.
Spazi per parlarsi con calma.

Con le carte puoi:

  • esplorare le tue parti con curiosità

  • parlare con chi ami in modo più autentico

  • trasformare momenti ordinari in momenti di connessione vera

  • portare sicurezza e presenza nelle relazioni

Per psicologi e terapeuti:

  • diventano uno strumento visivo e relazionale per favorire esplorazione interna in modo non minaccioso

Per tutti gli altri:

  • diventano un luogo sicuro per conoscersi e sentirsi più interi.


Non sei da correggere.
Non sei “troppo”.
Non sei frammentata.

Sei un sistema di parti che hanno imparato a proteggerti.

Quando vengono ascoltate, torna armonia.
Quando torna armonia, torna connessione.
E quando torna connessione, la vita si apre.

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